Nella solennità composta e luminosa della Basilica dei Santi Pietro e Paolo all’EUR, gremita di fedeli, Domenica 19 ottobre si è svolta la Messa di insediamento di padre Luca Atzeni come nuovo parroco.

Un momento denso di significato non solo per la comunità parrocchiale, ma per l’intero quartiere, che ha visto nella celebrazione un segno di continuità e di rinnovamento spirituale.
A presiedere la liturgia è stato S.E. Mons. Renato Tarantelli, vescovo ausiliare del settore Sud della Diocesi di Roma, affiancato dal padre provinciale dei Frati Minori Conventuali, padre Francesco Lenti, e dal Vicario Generale padre Igor Salmič oltreché da numerosi sacerdoti.
La presenza delle autorità civili del Municipio IX, rappresentate da Augusto Gregori, vicepresidente del Municipio, e da Luca Bedoni, presidente del Consiglio, ha sottolineato il legame vitale tra la parrocchia e il territorio, dove la dimensione religiosa continua a dialogare con quella sociale e culturale.
Il segno di una Chiesa che accoglie e riparte
La celebrazione, ricca di gesti e parole che parlano di servizio e corresponsabilità, si è aperta con la processione solenne dei presbiteri concelebranti.

Tra i momenti più suggestivi, la consegna delle chiavi del tabernacolo e della sede presidenziale, un gesto antico e carico di valore simbolico: non tanto un passaggio di potere, quanto un affidamento reciproco, tra il nuovo pastore e la comunità che da oggi camminerà con lui.
“Non una massa, ma una comunità viva”
Nel corso della celebrazione, il Consiglio Pastorale Parrocchiale ha rivolto a padre Luca parole che suonano come un manifesto ecclesiale del nostro tempo:
“Caro padre Luca, ti accogliamo come pastore, e vogliamo essere ‘gregge’ nel senso evangelico, non una massa di cristiani passivi, ma una comunità di credenti attivi e responsabili.
Siamo consapevoli che oggi un parroco non può fare tutto da solo: per questo la collaborazione è fondamentale.”
Parole che riflettono il respiro sinodale della Chiesa contemporanea, impegnata a riscoprire la corresponsabilità e la comunione come forme concrete di testimonianza.
Tra spiritualità francescana e affidamento a Maria

Nel suo saluto, padre Luca Atzeni ha espresso gratitudine e fiducia, affidando il suo ministero ai Santi Pietro e Paolo, patroni della Basilica, e al serafico padre San Francesco d’Assisi, segno di una pastorale radicata nella semplicità, nella fraternità e nella vicinanza.
Ha poi voluto consacrare il cammino della parrocchia alla Vergine Maria, Madre della Chiesa, invocandone la protezione materna e la guida silenziosa lungo il nuovo percorso di fede.
La celebrazione si è conclusa con un momento conviviale nei locali dell’oratorio: un’agape fraterna che ha riunito sacerdoti, fedeli e autorità, nel segno di quella cordialità semplice e accogliente che da sempre contraddistingue la spiritualità francescana.
La comunità come casa
L’ingresso di un nuovo parroco non è soltanto un evento liturgico, ma un passaggio di vita per la comunità cristiana.
La Basilica dei Santi Pietro e Paolo, con la sua imponenza architettonica e la sua storia profondamente intrecciata al quartiere dell’EUR, si conferma come luogo in cui fede, cultura e comunità si incontrano.
Con l’arrivo di padre Luca Atzeni, la parrocchia rinnova la propria missione: essere una casa aperta, una chiesa viva nel cuore della città, testimone di Vangelo e di fraternità.
“Maria, Madre della Chiesa, accompagna il nostro cammino di fede, rendici strumenti di pace e di speranza per tutti i fratelli.”
